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 Non ho mai veramente voluto questa sedia. Desideravo che una parte di me sapesse che cosa volesse rappresentare, ma ho sempre odiato il suo peso
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| Un notevole desiderio del consolato animava Mario, homo novus. Egli, nato ad Arpino e allevato lì per tutta l’infanzia, non appena l’età fu adatta alla vita militare, non si esercitò nell’eloquenza Greca nè nelle eleganze urbane; così crebbe in breve tempo tra sane abitudini. Dunque quando richiese al popolo il tribunato militare a Roma i più ignoravano il suo volto, ma ricordavano le sue imprese: perciò fu gradito a tutti. Poi, in pochi anni da quella magistratura, si procurò una carica pubblica dopo l’altra e partecipò all’amministrazione dello stato. Nell’anno 646 dalla fondazione di Roma, fu pretore, pochi mesi dopo riuscì ad essere fatto prefetto della Sapgna. Numerosissimi cittadini Romani erano elettori e sostenitori di Mario, tuttavia simile uomo esitava ad aspirare al consolato. Infatti anche in quel tempo la plebe esercitava altre magistrature e il consolato sempre la sola nobiltà.In quel tempo nessun homo novus, per quanto famoso ed importante, era mai stato fatto console, ma Mario per primo con l’ammirazione di molti cittadini nell’anno 647 dalla fondazione di Roma fu eletto console: così fu alle guida dello Stato e giovò ad esso.
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